In politica, ci sono dei momenti più decisivi di altri. Situazioni in grado di cambiare gli equilibri, di sovvertire gli scenari e di riscrivere il corso della storia. Per la politica italiana, sicuramente questo mese rappresenta da molti punti di vista uno spartiacque estremamente importante. All’orizzonte, oltre alle due elezioni regionali di Lazio e Lombardia che oggi vedono al voto più di dodici milioni di italiani, saranno due i congressi nazionali determinanti per due partiti che rappresentano una importante fetta dell’attuale opposizione: il PD e +Europa. Procediamo con ordine.
Nel Lazio e in Lombardia si vota oggi e domani con situazioni molto diverse tra loro. Nella “sua” regione, Calenda è riuscito a far convergere il PD su un nome da lui proposto, quello dell’attuale Assessore regionale alla Sanità Alessio D’Amato. Scelta che ha costretto il M5S all’isolamento e che, secondo i sondaggi, vede premiato comunque Francesco Rocca, ex Presidente della Croce Rossa Italiana e attualmente candidato con il centrodestra.
In Lombardia invece, Terzo Polo e PD hanno preso due strade diverse. E nel mentre si facevano insistenti le voci su una possibile candidatura di Carlo Cottarelli, ci ha pensato Letizia Moratti, con una iniziativa impeccabile per modi e tempi, a sciogliere i dubbi rimasti e a far prendere a Terzo Polo e PD direzioni diametralmente opposte. Il primo ha proprio deciso di sostenere la candidatura civica di Letizia Moratti mentre il secondo è riuscito a fare sintesi con il M5S per il sostegno all’europarlamentare democratico Pierfrancesco Majorino. Anche in questo caso, secondo i sondaggi, in vantaggio pare esserci il governatore uscente del centrodestra Attilio Fontana anche se, il Terzo Polo, rischia seriamente di superare l’asse giallorosso. In entrambi i casi, i risultati delle urne ci mostreranno un quadro politico sicuramente mutato rispetto a quello delle Politiche dello scorso settembre.
L’ultimo weekend di febbraio invece, esattamente tra il 24 e il 26, si consumeranno i congressi del Partito Democratico e di +Europa.
Nel primo è testa a testa tra Bonaccini e Schlein ma, se all’inizio del percorso congressuale sembrava che in base all’affermazione dell’uno o dell’altra potessero cambiare in qualche modo le sorti di questo partito e persino del Paese, in realtà dopo l’ingresso di Giarrusso tra i bonacciani e dopo molte uscite inaspettate del governatore dell’Emilia che non perde mai occasione per aprire al dialogo coi grillini, pare che il destino sia ormai scritto e che questo guardi inevitabilmente molto a sinistra e, perché no, ad un vero e proprio asse strutturale col M5S. In molte regioni si stanno chiudendo i congressi aperti ai soldi iscritti e, ovunque, si registrano distacchi inferiori a quelli previsti.
Discorso diverso e, per certi versi più complesso, quello che riguarda il congresso di +Europa. L’attuale segretario Benedetto Della Vedova, in carica fin dalla nascita del partito, sembra aver trovato un accordo con il radicale Riccardo Magi per un percorso comune. Nello schieramento contrapposto invece pare abbiamo trovato una certa sintonia un gruppetto di personalità estremamente poliedriche: da chi come l’ex sindaco grillino Federico Pizzarotti ha deciso di iscriversi al partito per poter partecipare al congresso, a chi nel partito c’è sempre stato seppur in netta minoranza come Giulio Del Balzo fino a chi, dal partito, ne era persino uscito tra cause e carte bollate dopo aver perso il congresso precedente come Piercamillo Falasca. Insomma, se per i primi due congressi di +Europa si sono visti volare pure i coltelli, sembrano esserci tutte le premesse per trasformare quello di Roma in un vero proprio terzo round senza esclusione di colpi.
Anche in questo caso, ma per motivazioni opposte rispetto a quelle del PD, qualunque sarà la mozione vincitrice non sembrano esserci alternative per il partito fondato da Emma Bonino: finire insieme ad Azione e Italia Viva nel Terzo Polo. Ancora non si sa come, perché il percorso di Costituente Libdem è appena iniziato. In ogni caso, non sembrano esserci alternative valide all’orizzonte per Della Vedova e soci, nonostante i sondaggi continuino a registrare +Europa di poco superiore al 3%.
Arrivati a questo punto, non mi resta che darvi appuntamento al 27 febbraio. Quando la politica italiana sarà già entrata in una nuova fase storica e i ragionamenti validi fino ad oggi ci sembreranno appartenere a due ere geologiche fa.
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