Una settimana fa invitava tutti a uscire per un cocktail e adesso si arrabbia con chi sta fuori
Fare il sindaco in questo momento credo sia uno dei mestieri più difficili del mondo. E mi ero anche promesso di sotterrare l’ascia di guerra nei suoi confronti, visto il periodo difficile. Ma stavolta non posso mordermi la lingua.
Domenica scorsa, con 220 nuovi positivi, il sindaco di Prato pubblicò un post sui social dove, seduto a bersi una birra in un locale del centro, invitava tutti i pratesi a sostenere le tante attività commerciale della nostra città con un pranzo o una cena da asporto, un cocktail, una bella colazione o magari con delle compere nei negozi. Tutto lecito e condivisibile.
Ieri, domenica 8 novembre, a soli sette giorni di distanza da quell’invito pubblico, con 338 nuovi positivi, cambia totalmente posizione. E cosa fa? Si arrabbia con tutti quei cittadini che, semplicemente, hanno raccolto il suo invito di qualche giorno prima. Che magari ieri pomeriggio, nel rispetto dell’ultimo DPCM deciso da Conte, si sono fatti due passi in centro a bersi un cocktail nei bar aperti fino alle 18 e magari a fare un po’ di shopping per sostenere i negozi in difficoltà.
Si potrebbe dire che, le situazioni, cambiano molto rapidamente e che, nel frattempo, un nuovo DPCM ha cambiato le regole. È vero: l’ultimo decreto di Conte ha introdotto differenti regoli a seconda del livello RT delle regioni ma, la Toscana, essendo stata inserita nella zona gialla, non ha visto alcuna regola cambiare rispetto allo scorso weekend.
L’ho detto subito: fare il sindaco di una città come Prato, in questo momento, non deve essere assolutamente facile. Detto questo, chi ha questo onore e questo onere dovrebbe essere un po’ più equilibrato nelle uscite. E non è accettabile, ogni volta che sembra che il controllo della situazione stia per sfuggire di mano, che le colpe vengano fatte ricadere sui cittadini che, giusto ricordarlo, si muovono dentro ad un perimetro deciso dalla politica.
Una replica a “Una settimana fa invitava tutti a uscire per un cocktail e adesso si arrabbia con chi sta fuori”
Alfredo
Jonatan il periodo è confuso per tutti e tutte sindaci medici infermieri cittadini. Vedo che anche tu non sei da meno. Creare sciocche polemiche fa male in questo momento. Hai un’intelligenza che puoi usare meglio e a disposizione della comunità. Adesso impegniamoci per la collettività cosa che andrebbe fatta covid o non covid. Cresciamo democraticamente uscendo dagli automatismi dei vecchi partiti
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