Campi Bisenzio regna. Anche in Regione Toscana e non solo sulla questione Stadio. La giunta che presenterà il presidente Eugenio Giani oltre ad essere al 50% made in Florence è anche campigianan al 25%. Un dato non certo da poco.
Monia Monni e Stefania Saccardi, infatti, risiederanno nella stessa giunta dopo l’esperienza pregressa nell’amministrazione campigiana del 2004 con Fiorella Alunni.
I tempi sono decisamente diversi. Chi scrive era ancora alle elementari, Silvio Berlusconi era Presidente del Consiglio ma, Monni e Saccardi, sedevano già l’una accanto all’altra. La prima aveva la delega all’Ambiente, la stessa che Giani le ha dato quest’oggi. La seconda, invece, era all’Urbanistica mentre adesso è vice presidente e assessore all’Agricoltura e al Turismo.
Nel primo pomeriggio di oggi si era prospettato un ritorno alla Sanità per Saccardi che, invece, è stata spostata a deleghe di ben altro conto e calibro. Una vittoria a metà per Renzi visti i recenti “tiri alla fune” con il Partito Democratico.
Con quelle percentuali però, vista anche la situazione, concedere la sanità a Italia Viva sarebbe stata una sconfitta per il Partito Democratico Toscano, per Simona Bonafè e per lo stesso Giani. Dall’altra parte, nonostante tutto, Renzi guadagna un consigliere in più che sarà Maurizio Sguanci e si tiene stretta la vice presidenza con Stefano Scaramelli.
Dopo l’exploit campigiano nell’affare Stadio della Fiorentina, con l’ipotesi ancora in piedi, Campi Bisenzio diventa caput mundi della politica regionale e, allargando il ragionamento a tutta la Piana, volendo considerare Eugenio Giani in realtà un cittadino residente a Sesto Fiorentino, questo luogo cuscinetto tra Prato e Firenze torna a godere di una certa centralità dopo che per anni era stata considerata discarica per opere, infrastrutture e nefandezze varie.
Nella spartizione dei pesi e contrappesi delle province, non sorridono Livorno e Arezzo che devono accontentarsi di un posto da Consigliere Delegato (Anselmi) e da Capogruppo PD (Ceccarelli). Sorriso amaro anche per Prato che, rispetto agli ultimi cinque anni, ritrova Stefano Ciuoffo con delle deleghe sicuramente ridimensionate.
Per Saccardi è una involuzione visto che l’assessorato alla Sanità è quello dove passano la maggior parte dei fondi regionali, mentre per Monni è una battaglia vinta perché, dopo l’eccellente risultato elettorale del Rossi II, ha confermato di essere punto di riferimento per la zona sia in termini di voti che di “uomini e donne” sul territorio.
Nel 2004 Monni e Saccardi erano insieme nella giunta campigiana, insieme all’attuale Sindaco Emiliano Fossi a cui mancano gli ultimi tre anni di mandato. Dopo il grande sogno dello stadio, il futuro di Fossi è sicuramente limpido. E chissà che non possa diventare un punto di riferimento politico per l’area dem al di fuori della regione.
Intanto Campi gode. Ma non ditelo ai fiorentini.
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