Giuseppe Palermo, candidato pratese di Orgoglio Toscano, la civica a sostegno di Giani, ha attirato su di sé molte attenzioni per le sue dichiarazioni durante la presentazione della lista. Parole, le sue, che sicuramente faranno molto discutere e riflettere.
Caro Giuseppe, partiamo innanzitutto dal dire che su Targettopoli non abbiamo alcuna intenzione di ospitare tutti i candidati che, in questi giorni, ci stanno chiedendo spazio e visibilità. Lo faremo solamente con coloro che riteniamo abbiano qualcosa di interessante da dire. Il tuo caso mi ha davvero incuriosito. Sei candidato nella lista del presidente Orgoglio Toscano ma ti dichiari ambientalista a sostegno dell’ampliamento di Peretola e dell’inceneritore. Confermi?
“Se devo rispondere in sintesi dico sì. Un sì comunque netto per la necessità di impianti di incenerimento e recupero energetico con cui chiudere il ciclo dell’economia circolare, evitando lo scempio dell’esportazione a pagamento del residuo indifferenziato o del consumo di suolo e molto maggiore inquinamento delle discariche. Poi magari possiamo pensare ai gassificatori o ai pirolizzatori, quando queste tecnologie daranno le stesse garanzie degli attuali termovalorizzatori o inceneritori che dir si voglia. Sull’aeroporto, in sintesi e consapevole del fatto che anche nella mia lista ci sono sensibilità diverse che rispetto, ormai la strada è tracciata. Ripensare alle decisioni prese sul dipolo Pisa-Firenze farebbe perdere altri dieci anni. Si può fare l’ampliamento con la pista semiparallela perché le compensazioni ambientali previste sono soddisfacenti e ci si può lavorare per ampliarle, perché comunque l’impatto sonoro coinvolgerà meno persone di quelle coinvolte ora (per chi comunque vedrà la sua vita peggiorata da questo punto di vista andranno previsti sistemi di risarcimento), perché potranno atterrare e decollare aerei che inquinano molto meno di quelli attuali e, infine, anche perché un aeroporto importante è un elemento da inserire in una inderogabile ristrutturazione, delle infrastrutture di mobilità dell’asse Firenze-Prato-Pistoia volta a creare una rete efficiente su rotaia per ottenere la diminuzione del traffico privato.”
Eppure la sinistra da anni sta portando avanti, anche grazie a tanti comitati di cittadini, delle vere e proprie battaglie contro queste due grandi opere che comunque cambierebbero tantissimo la Piana. Tra l’altro, ad oggi, i vari livelli amministrativi e giudiziari hanno bocciato tanto l’inceneritore quanto la pista parallela. Non sarebbe stato meglio provare a voltare pagina una volta per tutte anziché tornare su decisioni già bocciate?
“Le bocciature giudiziarie non hanno mai riguardato le opere in sé ma nel caso dell’inceneritore il mancato avvio delle opere di compensazione colpevolmente considerate secondarie e, nel caso dell’aeroporto, alcuni passaggi burocratici nella presentazione del piano di impatto ambientale, non assolutamente il piano in sé. Detto questo, mi dai l’occasione per dire che la disinformazione, non so quanto voluta o dovuta a impreparazione, l’ha fatta da padrone nei comitati cittadini. E questo si può anche capire. Capisco meno la strumentalizzazione per meri fini politici che dei comitati è stata fatta da una certa sinistra del no, quella che è co responsabile dei ritardi ormai atavici del cambiamento ormai necessario della Piana. Cambiamento in senso ovviamente di rinnovamento ambientale. Io immagino una piana dove insieme alle città coesistano aeroporto, inceneritore, polo universitario scientifico allargato e alcuni poli produttivi. Piana tenuta insieme da una serie di infrastrutture pubbliche di mobilita su rotaia, di infrastrutture verdi e blu fruite quotidianamente dai cittadini. Certo che la Piana va cambiata, ma nel senso della vivibilità e della sostenibilità ambientale. Girando per l’Europa immagino che anche tu abbia potuto vedere diverse situazioni un tempo volte unicamente a insediamenti urbani e produttivi che stanno evolvendo, o si sono già evolute in questo senso. Perché la Piana no?”.
A tutti quei pratesi che danni dicono di non volere gli aerei sulla testa cosa dici?
“Che gli aerei sulla testa non li avranno, anzi, non li avremo. La quota di sorvolo sulle poche parti della città coinvolte è tale che non saranno sentiti a terra come invece attualmente li sentono gli abitanti di Brozzi, San Donnino e Peretola. Purtroppo quando mancano motivazioni vere si ricorre alle fake news.
Inoltre lasciami dire che quando si compiono operazioni importanti per una collettività è naturale che ci sia che si rifugi, giustamente o no, sul nimby, precludendo gli interessi collettivi, in questi casi dove esistono veri problemi questi vanno affrontati e risolti, certamente, ma è palese che con la nuova pista gli abitanti che potranno giustamente reclamare un peggioramento della qualità della loro vita saranno una minima parte di quelli per cui invece ci sarà un miglioramento sostanziale.
Per finire lasciami dire che capisco che giornalisticamente la mia posizione sull’aeroporto sia più ‘gustosa’ di altre e accetto senza problemi che venga messa in evidenza, vorrei però sottolineare che essa è solo un aspetto del punto di vista generale che attiene a quello di un ambientalismo propositivo e non di arroccamento. In questo senso, oltre al mai troppo rimpianto Alexander Langer, trovo molta vicinanza con il modo con cui Joska Fischer ha dato nuova all’ambientalismo tedesco.”
Guarda, io su Peretola ho una posizione molto simile alla tua. Io sarei per chiuderlo definitivamente ma, tra l’attuale progetto di ampliamento e la situazione attuale, preferisco l’ampliamento. Chi si reputa ambientalista non può esserlo solamente per ciò che riguarda il proprio territorio. Per questo non posso accettare che migliaia di cittadini a Brozzi, Quaracchi e Peretola subiscano inquinamento ambientale e acustico da decenni.
Perché ti stai impegnando in prima persona per l’elezione di Giani?
“La partita politica che si gioca in queste elezioni è molto importante. Al di là delle interpretazioni apocalittiche che non condivido di certo, c’è di fronte una destra cresciuta sull’onda di parole d’ordine e comportamenti che sono lontani anni luce dal mio modo di pensare. Giani è il candidato del centrosinistra ed io, non riconoscendomi pienamente in nessuna delle forze politiche che lo sostengono, ho accettato di buon grado l’invito fattomi dagli amici di Toscana più Verde di rappresentarli nella lista di ispirazione civica che sostiene Giani direttamente.
Dirò di più, stimo Giani come amministratore capace ed equilibrato, in grado di ascoltare e di realizzare spesso ottime sintesi delle motivazioni e dei legittimi interessi politici di chi lo circonda. Questo tipo di approccio sarà fondamentale per un uso corretto dei soldi che stanno per arrivare in Toscana non appena il Recovery Fund sarà avviato, che va anche nel senso di quello che ho scritto e che è stato recepito nel programma della lista. Tremo invece al pensiero che un modello di sviluppo pericoloso, e comunque incapace di dare vere risposte ai cittadini, possa trovare nella destra e nella Ceccardi il proprio terminale operativo.
Avremo una occasione unica per cambiare in meglio dopo decenni di falso sviluppo che invece ci ha regalato immobilismo. Non voglio che si perda perché a quel punto sarebbe un passaggio esiziale.”
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