Nei giorni successivi alle presentazioni ufficiali delle liste per le prossime regionali, in rete sono stati pubblicati svariati articoli con tutti gli elenchi, sia dei partiti presenti che dei candidati (vi consiglio quello che ho trovato su TV PRATO). I candidati alla presidenza della regione saranno ben otto:
- Marco Barzanti – Partito Comunista Italiano
- Salvatore Catello – Partito Comunista
- Susanna Ceccardi – Lega, Fratelli d’Italia, Forza Italia, Toscana Civica
- Tommaso Fattori – Sì Toscana a Sinistra
- Irene Galletti – Movimento 5 Stelle
- Eugenio Giani – Partito Democratico, Italia Viva-+Europa, Europa Verde, Sinistra Civica Ecologista, Orgogio Toscana, Svolta!
- Roberto Salvini – Patto per la Toscana
- Tiziana Vigni – Movimento 3V
Come potete vedere, le liste invece a sostegno dei candidati governatori saranno quindici. Tutte correranno anche nel nostro seggio pratese.
Questa che troverete su Targettopoli non vuole essere né una guida né un mero elenco. Semmai, proverò a costruire una riflessione politica, motivata e scevra da condizionamenti politici, su quei candidati che, forti della loro esperienza e del loro profilo, farebbero sicuramente bene alla nostra città qualora avessero l’opportunità di rappresentare Prato in Regione nei prossimi cinque anni.
I DUE SCENARI: SE GIANI VINCE/SE VINCE LA CECCARDI. Partiamo intanto da una certezza che sono certo, tra i lettori, sarà quasi certamente ignorata. Secondo i più accreditati sondaggi che vedono PD al 30%, Lega al 25%, FdI al 13%, Italia Viva/Più Europa all’8%, FI al 4% e così via, le liste pratesi che hanno reali chance di eleggere un consigliere in Regione sono praticamente due o, al limite, tre: PD, Lega e più difficilmente FdI. Questo, nel caso in cui a vincere fosse Giani. Se poi il partito della Meloni superasse il 15%, con gli scarti potrebbe anche puntare a fare il sesto eletto proprio nel nostro seggio anche in caso di cdx perdente. In caso di vittoria della Ceccardi, con il premio di maggioranza di cui godrebbe tutta la coalizione, il seggio pratese di FdI sarebbe praticamente sicuro così come non sarebbe comunque in dubbio quello del PD.
Per questo motivo, concentrerò la mia riflessione solamente su quei tre partiti che hanno concrete chance di eleggere un consigliere.
PARTITO DEMOCRATICO. Qui la sfida è senza ombra di dubbio quella più intensa e interessante. Lo scontro Bugetti-Ciolini è soprattutto lo scontro tra gli zingarettiani che guidano il partito a livello nazionale e quei renziani che non hanno avuto il coraggio di seguire Renzi e che si tengono stretto il PD a livello locale. Indico il ticket Bugetti-Martini perché entrambi uniscono coerenza ed esperienza, spessore politico e concretezza. Sia Bugetti che Martini sono stati dieci anni sindaci rispettivamente a Cantagallo e a Poggio a Caiano, maturando esperienza amministrativa vera, in trincea. Inoltre, Ilaria, ha già trascorso cinque anni in Regione ed è stata molto coerente soprattutto su Peretola, tema che sarà caldissimo nel prossimo mandato e per il quale servirà fermezza e trasparenza.
LEGA. Qui la scelta è veramente facile per me e, credetemi, è incredibilmente determinante per la nostra città. Come ho già detto agli amici di DayPrato nella mia ultima intervista, mi auguro che possa essere Daniele Spada a rappresentare le istanze pratesi a Firenze. Oltre ad avere il merito politico di aver portato almeno al ballottaggio un anno fa la “Corazzata Biffoni” con pochissimi mesi di campagna elettorale a disposizione (il suo collega Bocci a Firenze ha miseramente perso al primo turno contro Nardella), quello di Spada è un profilo politico che ha maturato esperienza amministrativa in tanti anni da consigliere comunale e, cosa non da poco, ha una vera esperienza professionale nelle associazioni di categoria. Dico convinto Spada anche perché le alternative nella Lega fanno rabbrividire: il capolista nonché commissario provinciale Genuino è uno che non ha alcun legame con il nostro territorio essendo di Empoli. Se dovesse essere lui quello con più preferenze a Prato per la Lega, la nostra provincia si troverebbe con un consigliere in meno in Regione mentre a giovarne sarebbe proprio l’empolese. E la nostra città, per tutte le sue complessità, ha bisogno tanto di un consigliere di maggioranza quanto di un consigliere di opposizione. Non ho assolutamente niente di personale nei confronti di Genuino, che non conosco, ma Prato deve avere uno che vive la città a rappresentarla non un empolese. Scenario ancora peggiore sarebbe l’ingresso a Palazzo Panciatichi di Patrizia Ovattoni ma, grazie al suo percorso e al suo profilo, non c’è neanche bisogno che sprechi tante parole per farvelo capire.
FRATELLI D’ITALIA. Come ho già avuto modo di spiegare, è difficile ma non impossibile che possa scattare il seggio per FdI a Prato. Detto questo, dovesse succedere, mi piacerebbe che in Regione a rappresentare la nostra città ci fossero Gianni Cenni o Alessandro Logli. Sono entrambi due persone garbate con molta esperienza amministrativa alle loro spalle e sono convinto farebbero entrambi bene per la nostra città.
GLI ALTRI. Di tutte le altre dodici liste in lizza in queste regionali, nessuna ha chance di eleggere un proprio candidato in Regione. Faccio comunque un sincero in bocca al lupo a Tommaso Chiti di Toscana a Sinistra, lista del candidato presidente Tommaso Fattori: facciamo politica da anni a Prato e, seppur a volte con idee diverse dalle mie, gli riconosco grande coerenza e tanta passione. Un grande in bocca al lupo anche a Claudio Azzini e Gabriella Massagni, entrambi candidati nella lista Italia Viva/Più Europa: persone splendide e affidabili.
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