Dopo che a tirarla in ballo furono i candidati di Fratelli d’Italia Donzelli e La Pietra durante la campagna elettorale per le elezioni politiche del 2018, il consigliere comunale della Lega Marco Curcio ritorna sull’annoso dibattito per la costruzione della nuova moschea in piazza del Mercato Nuovo a Prato. L’ho raggiunto per un confronto e lui non si è affatto tirato indietro.
Caro Marco, ho letto i tuoi interventi che stanno alimentando nuovamente il dibattito sulla prossima moschea in piazza del Mercato Nuovo. Sono sincero: da radicale agnostico, faccio il tifo affinché tutte le regioni possano avere una loro casa nella nostra città. Nel rispetto delle libertà individuali e delle differenze. Cosa non ti convince di questo progetto?
“Caro Jonathan, a dire il vero non sono contrario alla moschea in quanto tale. Che sia una moschea, un tempio, una chiesa mi interessa poco. Certo, la moschea a Prato è una novità e ha ripercussioni sociali non indifferenti. Perché non è stato avviato un percorso di partecipazione? Perché non sono stati consultati i cittadini della zona? Aprire una moschea è solo una questione immobiliare: chi lo dice, sa che non è così.
Mi fa piacere che la città si sia risvegliata su un tema che la Lega aveva trattato e poi un po’ trascurato. Ora con le elezioni regionali tutti tornano ad interessarsene, da destra e da sinistra. Io, che non sono candidato in Regione, sono mosso solo dall’interesse dei cittadini e della città di Prato. Non ho e non potrei avere ‘doppi fini’, se non quello di chiedere e aiutare a fare chiarezza su una questione molto controversa.
Che una moschea ci sia o non ci sia non è questione da poco: una moschea, come noto, non è solo un ritrovo per pregare, è anche un luogo di incontro tra centinaia di persone, forse migliaia. La storia recente ci racconta che non si parla solo di un Dio, né solo di pace tra i popoli. Non sarà il caso di Prato, ma è successo in molte moschee di città dell’occidente in tempi così vicini a noi…”
Mi fa piacere che un consigliere d’opposizione affronti un tema così importante e delicato in maniera intellettualmente onesta cercando di non parlare alla pancia degli elettori ma alla loro testa. Io credo che una società civile, come la nostra si reputa di essere, debba permettere a tutte le persone di credo differente di poter pregare il proprio Dio in un luogo decoroso. E, ti domando, dove meglio di piazza del mercato nuovo che potrebbe diventare, anche grazie alle presenza del tempio buddista, la piazza dell’amicizia tra le differenti culture e religioni?
“Ma chi ha deciso che piazza del Mercato Nuovo debba essere la piazza delle altre religioni? C’è un progetto in tal senso? E’ stata fatta una discussione da qualche parte? Si torna sempre lì: perché non si sono mai consultati o coinvolti i cittadini? Non voglio essere ripetitivo, ma si torna sempre su questo punto chiave”.
Cioè, tu non poni veti sulla costruzione di una bella moschea per i fratelli musulmani ma chiedi che questa arrivi alla fine di un percorso partecipativo coi cittadini giusto?
“E chi siamo per vietare ai musulmani di pregare il loro Dio? Anche se, va detto, nei Paesi islamici non c’è la stessa libertà per i cristiani che noi occidentali riconosciamo ai musulmani.”
Non pensi che una amministrazione comunale possa anche assumersi la responsabilità politica di una scelta così e che non si possa sempre passare dal coinvolgimento dei cittadini? Cioè, i cittadini vengono coinvolti anche troppo secondo me. Questa AC, proprio per paura di scelte che potrebbero togliere consenso, mi sembra che di tavoli partecipativi ne abbia fatti pure troppi.
“Proprio per questo non si capisce perchè si coinvolgano i cittadini per informarli su tante sciocchezze, da un marciapiede a una rotonda, ma non su una moschea che è un evento epocale.”
Quindi Marco, quale soluzione proponi? Pensi ci possa essere un luogo alternativo per la moschea a Prato?
“Onestamente, che sia a Sant’Ippolito come hanno i testimoni di Geova, in via delle Badie come i mormoni o in un qualunque altro spazio libero, edificabile o già esistente, poco cambia. E’ una questione di metodo che l’Amministrazione ha deciso di non seguire, smentendo se stessa. La questione moschea ha solo un elemento in più da chiarire: la provenienza dei fondi, ingenti, raccolti in brevissimo tempo, per acquistare il fondo in piazza del Mercato Nuovo. Essere tranquilli sulla loro provenienza, rassicurerebbe tutti.”
Perché pensi che la moschea porterebbe problemi? Il tempio buddhista, ad esempio, non ha portato né problemi né è sfociato in ghettizzazione anzi. Perché consideri la moschea in quel punto della città una opportunità anziché una criticità?
“Non mi risulta che, storicamente, buddisti e islamici siano noti per fatti e situazioni paragonabili. Il buddismo è una filosofia di pace. L’Islam in tante parti del mondo limita i diritti delle donne, discrimina le minoranze, per non parlare di fatti ancora più gravi. I timori non sono pregiudizi, sono legittimi.”
La comunità islamica di Prato ha dato sempre dimostrazione di vivere serenamente la città senza mai creare problemi. Le responsabilità sono individuali e mai collettive. Non trovo giusto privare la comunità islamica pratese di una moschea come risposta ed episodi che magari sono successi a migliaia di chilometri. Poi, vorrei ricordarti, che anche i cristiani hanno macchiato le loro spade di sangue durante le crociate, eppure per questo non ci verrebbe mai da opporci alla costruzione di una nuova chiesa. Inoltre, nota a margine, costruirla in piazza del mercato nuovo vorrebbe dire anche farlo lontano da quartieri abitati e, appunto, su una piazza enorme praticamente sempre deserta.
“I cristiani nel mondo, oggi e da alcuni decenni, forse secoli, sono spesso vittime di intolleranze e persecuzioni. Molto spesso proprio in terre dove estremisti islamici, in nome della jihad, impugnano le armi per pulizie etniche e religiose. Questo per attualizzare le tue considerazioni: oggi, in molte parti del mondo, l’Islam si manifesta contrario all’emancipazione femminile, pone in essere violenze verso omosessuali, perseguita gli individui per questioni ormai lontane dal diritto occidentale. La comunità islamica pratese mi dici sia pacifica. Ne sono felice: spero non ci siano casi isolati, o eccezioni. Che provengano dal centro o da una frazione distante, in quel caso, poco cambierebbe, su questo hai ragione tu.”
Cosa chiedi quindi all’amministratore comunale?
“Ribadisco quello che ho già detto. Serve aprire un dibattito, coinvolgendo e ascoltando i cittadini. Cosa c’è di più democratico?”
Io non sono d’accordo sul coinvolgimento dei cittadini. Io personalmente non ho le capacità per decidere quale sia il posto migliore dove far nascere una moschea. Credo sia giusto che questo compito spetti all’amministrazione.
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