È un Claudio Belgiorno in giacca e camicia pronto alla lotta quotidiana già alle 8.30 del mattino quello che si è presentato a Targettopoli Live, il nuovo format social che ha preso il via questa mattina. Il capogruppo di Fratelli d’Italia, il Roberto Carlos dei social pratesi durante la quarantena, ha risposto alle nostre domande lanciando proposte, idee e anche qualche frustrata ai colleghi della Lega.
Quale è il bilancio della quarantena belgiorniana?
“Sono cinque chili in meno da inizio quarantena. A Prato, il primo atto presentato insieme alla Consigliera Garnier in cui si parlava di questo virus, è datato 20 gennaio. Da quello poi ne ho presentati altri dieci. Siccome ero già partito prima del lockdown, non potevo lasciar morire quegli atti. Se i miei colleghi sono stati bloccati sul tema male per loro, in questo momento bisognava far vedere alla città quello che un Consigliere Comunale può fare. E se i miei colleghi del centrodestra erano fermi a capire il momento, dall’altra c’era il Sindaco che è partito dopo di me, sia con le dirette che a parlare di emergenza. All’inizio era tranquillo, faceva rispondere il “poro” Biancalani, e ho molta stima di Luigi. Poi ci sono stati Veronihina, il gigolò e il cane di Grosseto e a volte ho pensato fossero programmate”.
Chi c’è dietro Claudio Belgiorno? La bestia?
“Io vengo dal mondo dello spettacolo, lavoro che sto continuando a portare avanti. Questo modo di fare e di comunicare c’è sempre stato dentro di me. Non c’è nessuno dietro quello che faccio.”
Dai runner untori ai giovani untori, è davvero così? Che futuro c’è per la Movida?
“Abbiamo a che fare con un nemico invisibile che non abbiamo ancora sconfitto. Bisogna ripartire con prudenza. Non bisogna accusare loro di essere gli untori: siamo stati chiusi in casa fino a settimana scorsa e c’è tanta voglia di uscire, ma non bisogna sbagliare. Non bisogna dare responsabilità di sorvegliare ai locali. Già hanno difficoltà economiche, con tali responsabilità fanno bene a chiudere e a riaprire quando sarà più tranquillo. Non sono i locali il problema, sono le persone. Se i locali riuscissero a mettersi insieme per prendere addetti alla sicurezza sarebbe una grande cosa, ma ci vogliono risorse. Risorse a cui dovrebbe pensarci l’amministrazione comunale e non solo pensare a pedonalizzare il centro. Ci vuole buon senso che, all’inizio, non abbiamo dimostrato di avere.”
Parlando di Elezioni Regionali, ti senti della partita?
“Abbiamo fatto un coordinamento regionale dove ho portato all’ordine del giorno una questione semplice: Fratelli d’Italia sta crescendo, Salvini ultimamente sembra abbia perso il capo mentre la Meloni sta dimostrando coerenza. Il 90% tra eletti e sindaci viene da Alleanza Nazionale e questa è coerenza. Avevamo una fiamma allora e ce l’abbiamo anche adesso. Su questo ho richiamato l’attenzione perché non dobbiamo imbarcare cani e porci come ha fatto la Lega: prendiamo persone coerenti con la loro storia politica, che hanno avuto al massimo un cambio di partito e non persone che vengono dal mondo della sinistra o dal centro. C’è bisogno di fare una radiografia della storia politica di chi si candiderà. Se mettiamo voltagabbana con i voti ci roviniamo da soli. E lo abbiamo visto con la Lega anche a Prato.”
Belgiorno si candida?
“In base alla data capirò varie cose. Fratelli d’Italia deve continuare a crescere, in base a quello che sarà l’evolversi e in base alla disponibilità che il partito mi ha già richiesto, si valuterà insieme. Se mi si presenta davanti un voltagabbana, sono pronto ad asfaltarlo e a fare campagna elettorale dalla mattina alla sera.”
Giani si può sconfiggere? La candidata rimane Susanna Ceccardi?
“Con questa candidata? Assolutamente no, così è persa. Purtroppo è stata scelta una candidata che non è stata condivisa con gli altri partiti e, dopo l’esperienza dell’Emilia Romagna, si è capito che la donna forte legata a Matteo Salvini non funziona. È un flop annunciato. Ha fatto una diretta anche la scorsa settimana con lo stesso Salvini e c’era una media di centocinquanta persone live, una cosa imbarazzante. Spero che questa candidatura sia ancora in discussione, nelle regioni ci saranno incastri.”
E chi potrebbe battere Giani?
“Abbiamo persone preparatissime, dal sindaco dell’Abetone Petrucci, a Torselli fino a Francesco Macrì di Estra. Non vi dico Tomasi perché deve restare a Pistoia dato tra poco avrà il secondo mandato. Non possiamo perdere una città come Pistoia. Le persone valide, all’interno di Fratelli d’Italia, di certo non ci mancano.”
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