Un codice Ateco ti cambia la vita: la storia di Antonio e una pizzeria chiusa

Lunedì giorno di chiusura, Lunedì giorno di riposo. Oggi la Pizzeria Ma.Co di Campi Bisenzio sarebbe stata chiusa, come tutti i lunedì, ma in realtà è dal 12 Marzo che Antonio ha tirato giù le veneziane blu.

In Piazza Scarlino (Gramsci secondo la toponomastica comunale) c’è silenzio, tanto, troppo. Eppure quello è uno snodo centrale per la viabilità perché ci si arriva scendendo dal “Ponte di Campi” e ci si passa se si proviene dai quartieri di San Martino, San Lorenzo e Santa Maria. Il coronavirus ha colpito anche quella pizzeria punto di riferimento per intere generazioni che ti colpisce fin da subito guardando quel cartello “Pizza a Taglio” che campeggia sopra l’ingresso. Una scritta d’altri tempi e che, insieme al profumino, ti convince ad entrarci.

Antonio è una delle tante vittime dei Codici Ateco perché, a differenza di tanti altri esercizi simili al suo, in Camera di Commercio ha il 5610 ovvero “Ristorazione senza somministrazione”. Chiuso. Come un ristorante. Anche se non lo è.

La situazione è decisamente complessa e articolata c’è la possibilità di riaprire la pizzeria in poco tempo?  E se sì, cosa è stato sbagliato da chi ha decretato la chiusura?
“Sì, per il momento ho fatto tutte le pratiche per farmi aggiungere il Codice Ateco giusto in Camera di Commercio, sto aspettando la risposta alla mia pratica che ha in mano il Comune di Campi Bisenzio. Quando è stata decretata la chiusura hanno generalizzato, serviva essere più oculati. È vero che ho il codice ATECO sbagliato, ma se faccio solo take away, esattamente come un panificio o un alimentari, sono davvero pericoloso? Lasciando aperti tanti come me si sarebbero salvati tanti posti di lavoro che, invece, adesso sono in bilico.
Un conto è una pizzeria come la mia dove il cliente entra, prende e va via, un conto è avere un ristorante con i coperti. E pur dispiacendomi per i loro titolari, io vengo trattato esattamente come un ristoratore quando in realtà non lo sono.

Una volta cambiato codice ATECO saresti già pronto a riaprire? E come?
Sì, anche se in maniera diversa. Inizierei a fare il pane anche e, siccome non l’ho mai fatto, non voglio improvvisarmi vendendo un prodotto che sto provando a fare come buono. Per questo ho già contattato un mio carissimo amico di Brucianesi che realizza un pane cotto a Legna e mi garantirebbe la fornitura. Inoltre metterei in vendita latte, pasta ed altri generi alimentari.
Quando ho parlato con l’Assessore ho inoltre fatto presente che se la pizza a taglio dovesse essere un problema perché creatrice di aggregazione nei giardini davanti alla pizzeria sono pronto a fare schiacciate e pane pur di poter riaprire.
Molti clienti da me vengono per i covaccini, all’olio o coi ciccioli, visto che viene usato come pane e per questo tanti mi hanno scritto per dirmi che sono costretti ad andare al supermercato a comprarla. Il mio era un servizio per l’intera zona.

Quanto ti manca impastare e fare la pizza per i campigiani?
Tantissimo, non puoi capire. L’altro giorno ero nel mio orto e ho impastato la terra con l’acqua piovana, come i bambini (ride ndr). Ogni tanto faccio qualcosa a casa ma non è uguale. Mi manca il rapporto coi miei clienti, non intendo il contatto, ma quelle parole che ci si scambiano quando qualcuno entra dentro. Ho qualcuno che passa davanti alla bottega e mi chiede: “Come stai?” Tutto questo mi manca perché è vita. Il mio lavoro rientra anche in queste piccole cose, nel sentirmi dire quanto sia buona la pizza.

Potresti quantificare i costi per la riapertura di una attività come la tua? I famosi 600 euro di Conte quanto possono aiutare chi possiede una pizzeria?
Per fare due conti: spendo oltre 500€ di energia elettrica, ho un affitto da pagare ed una dipendente, che per il mese di Febbraio ha ricevuto l’intero stipendio.

La storia di Antonio è la stessa di tanti altri commercianti ed esercenti che con i 600€ arrivati nei rispettivi conti correnti hanno avuto un aiuto sì, ma che hanno spese decisamente superiori alla riapertura. Quando si riapriranno le pizzerie, i locali e i bar non si potrà inserire una chiave nella toppa e rialzare le veneziane. Serviranno misure per aiutare queste attività che fanno vivere le città, piccole e grandi.

Un codice ATECO può cambiarti la vita ed il modo di vedere le cose e le parole di Antonio ce lo dimostrano.

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